Staminali per la cura dei prematuri: facciamo il punto ▼

La nascita prima del termine comporta maggiori rischi per la salute del bambino, dovuti all’incompleto sviluppo di organi ed apparati.

In particolare, i neonati prematuri hanno maggiori probabilità di incorrere  nella displasia broncopolmonare (BPD), un disturbo respiratorio imputabile al non completo sviluppo dei polmoni del bambino. Si verifica più spesso nei bambini di basso peso nati con più di due mesi di anticipo.

Da diversi anni a questa parte, le cellule staminali, in particolare quelle derivanti dal sangue del cordone ombelicale, hanno rappresentato una promessa per la cura di questa problematica. Vediamo se il tempo ha disatteso tale promessa o se invece la ricerca ha consentito di sviluppare dei protocolli di terapia efficaci.

In un studio del 2014 si è valutato l’uso di terapie con cellule staminali su neonati prematuri per prevenire o curare la displasia broncopolmonare.
Il dottor Won Soon Park e i suoi colleghi del Samsung Medical Center e del Biomedical Research Institute, di Seoul, hanno condotto una ricerca sul trapianto intra tracheale di cellule staminali mesenchimali derivate dal sangue del cordone ombelicale umano a nove neonati prematuri ad alto rischio di sviluppare la BPD.

Tutti i pazienti che hanno ricevuto il trattamento… [SEGUE]

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