Antiossidanti e vitamine per ovaio policistico ▼
I ricercatori hanno effettuato la raccolta degli studi attraverso banche dati persiane e internazionali, selezionando tra circa 440 indagini quelli più idonee a formulare una risposta alla domanda di partenza.
I risultati della revisione suggeriscono che i molti studi condotti fino ad oggi, pur necessitando di ulteriori approfondimenti, hanno riconosciuto alcuni effetti positivi degli antiossidanti e delle vitamine per donne colpite da PCOS.
In particolare, tra le sostanze prese in esame spiccano le potenzialità del calcio e della vitamina D nel favorire la funzionalità ovarica, nel ridurre la concentrazione degli androgeni e nel contrastare i disturbi mestruali.
È stata inoltre riconosciuta l’utilità degli acidi grassi Omega-3 nella regolazione dell’equilibrio ormonale e dei livelli di glucosio ematico, così come anche nella protezione dei rischi cardiaci.
Gli studi hanno preso in esame anche la N-acetilcisteina, evidenziandone gli effetti benefici sui livelli di insulina circolante, sull’ovulazione, sull’equilibrio ormonale e sullo stress ossidativo, spesso compromessi in presenza di ovaio policistico.
La revisione ha inoltre confermato la preziosa funzione svolta dalle proteine della soia, capaci di intervenire positivamente nella prevenzione dei disturbi metabolici e cardiovascolari ai quali sono particolarmente esposte le donne con PCOS; tra le vitamine e gli antiossidanti presi in considerazione, anche lo zinco può aiutare a ridurre i fattori di rischio cardio-vascolari e metabolici, tendenzialmente più elevati in caso di sindrome dell’ovaio policistico.
Infine, anche l’acido folico si è dimostrato una molecola utile per via della sua capacità di regolare i livelli di omocisteina, andando a regolare il metabolismo e la fertilità.
Ostetrica Lucia Cappelletti
Link alla fonte:
Antioxidants and management of polycystic ovary syndrome in Iran: A systematic review of clinical trials