Educazione sessuale nelle giovani donne: outcome e comportamenti associati ▼
I ricercatori del Guttmacher Institute di New York hanno condotto uno studio con l’obiettivo di valutare la relazione tra educazione sessuale e comportamenti sessuali adottati dalle giovani donne; i risultati dell’indagine sono stati pubblicati in un articolo dal titolo “Consequences of sex education on teen and young adult sexual behaviors and outcomes“.
Nello specifico, i ricercatori L. Duberstein Lindberg e I. Maddow-Zimmet si sono interrogati sul ruolo che può giocare la partecipazione a interventi di educazione sessuale nei confronti dei comportamenti sessuali di adolescenti e giovani donne.
L’indagine ha preso avvio attraverso una scrupolosa raccolta dati, avvenuta grazie alla Ricerca Nazionale sulla Crescita della Famiglia (National Survey of Family Growth), condotta negli Stati Uniti tra il 2006 e il 2008 su un campione di circa 5.000 giovani di entrambi i sessi e di età compresa tra 15 e 24 anni. Lo studio si è poi focalizzato sull’analisi dei comportamenti di coloro che avevano partecipato ad incontri di educazione sessuale precedentemente al primo rapporto completo con un partner.
Le aree di indagine hanno riguardato il numero di partner sessuali e la loro tipologia, la qualità delle relazioni allacciate, il ricorso alla contraccezione, la contrazione nonché la cura delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) e le eventuali gravidanze insorte.
Dall’analisi dei dati raccolti sono emersi risultati estremamente significativi: l’aver ricevuto un’educazione pertinente e formale sui temi della sessualità, dell’astensione dai rapporti sessuali in età precoce e sull’uso dei contraccettivi per evitare gravidanze indesiderate/MST incide profondamente nell’orientare i comportamenti sessuali verso scelte consapevoli e sane.
Fra coloro che sono stati coinvolti in specifici incontri si registra la tendenza a posticipare l’età del primo rapporto sessuale, a ricercare una relazione stabile e significativa e ad utilizzare il preservativo o altri contraccettivi; inoltre, fra coloro che hanno ricevuto un’educazione sessuale completa, è più frequente la scelta di compagni di età simili alla propria e lo sviluppo di una maggiore auto-consapevolezza rispetto al rapporto sessuale.
Una differenza sostanziale è poi emersa tra le ragazze che hanno ricevuto unicamente informazioni relative all’importanza di non approcciarsi troppo precocemente al sesso e coloro che, oltre a questo tema, hanno affrontato anche quello della contraccezione e delle sue modalità/caratteristiche. In particolare, si è rilevata una relazione diretta tra la partecipazione delle giovani ad una tipologia “completa” di educazione sessuale (incentrata quindi non soltanto sul concetto di astensione) e comportamenti sessuali più equilibrati e maturi da parte delle stesse.
Nonostante esista la necessità di approfondire questo delicato ed attualissimo tema con ulteriori studi specifici, i ricercatori hanno dichiarato che, sulla base dei dati in loro possesso, gli incontri formali sui temi legati al sesso, alla salute, alla riproduzione e all’affettività sono risultati utili nell’orientare i teenager alla selettività nella scelta del proprio partner.
Proporre l’educazione sessuale in un clima di armonia, nelle scuole o genericamente laddove i ragazzi abbiano modo di confrontarsi tra pari, supportati a loro volta da figure competenti quale è quella dell’ostetrica, è una pratica sana.
È una pratica che va moralmente “oltre” e che allo stesso tempo “supera” quei tabù propri di una società vecchia, che non ci appartiene più e che non è in linea con le attuali esigenze dei ragazzi, oggi sempre più precoci.
L’educazione sessuale è uno strumento potente per connettere la tematica della sessualità a quella dell’affettività, per trasmettere messaggi positivi che guidino al raggiungimento di una maggiore consapevolezza, necessaria per produrre salute.
Ostetrica Lucia Cappelletti
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Consequences of sex education on teen and young adult sexual behaviors and outcomes