Infertilità e sessualità: il ruolo del Ginecologo▼
L’infertilità rappresenta un ostacolo molto duro da superare per entrambi i partner: da un lato perché la procreazione è vista da molti, includendo anche la società, come il principale obiettivo di una coppia, dall’altro perché spinge la coppia stessa a dover affrontare la questione, sia a livello clinico, sia a livello personale.
L’idea di non essere in grado di riprodursi naturalmente, può scatenare nella coppia reazioni diverse: la donna può avvertire più duramente il peso della situazione, sentendosi direttamente responsabile della cosa, visto il ruolo che la società attribuisce da sempre alla figura femminile, vista soprattutto come madre, ma anche l’uomo può risentirne, specie a livello della propria virilità.
Ma è specialmente la coppia in sé a pagarne le conseguenze: magari in passato aveva fatto uso di contraccettivi per evitare una gravidanza e il fatto di non avere più il controllo della propria capacità riproduttiva può scatenare delle vere e proprie crisi, capaci di minare il rapporto dalle fondamenta. Anche perché la sessualità rischia di perdere il lato del piacere e diventare sempre più un compito da assolvere per cercare di procreare a tutti i costi.
Ed è a questo punto che la figura del medico, specie del ginecologo, diventa cruciale, in quanto deve guidare la coppia in quella che è l’indagine volta a scoprire le cause dell’infertilità, senza attribuire colpe o responsabilità, accompagnandola nel processo di accettazione del proprio corpo.
Anche perché non sempre il progresso medico-scientifico può fornire un rimedio all’infertilità, ed è bene che la coppia sia preparata a questa evenienza.
Anche se esiste e può essere percorribile la strada della procreazione assistita, va considerato che… [SEGUE]