L’ingorgo mammario
L’ingorgo mammario può essere una preoccupazione per molte mamme che allattano. Ecco come riconoscerlo e come alleviare i sintomi.
L’ingorgo mammario è una condizione comune durante l’allattamento, particolarmente nelle fasi iniziali ed è legata ad un difficoltoso svuotamento del latte per cui esso ristagna nei dotti galattofori ed i seni (o il seno) appaiono gonfi, dolenti, tesi e più caldi del normale.
È la seconda causa di abbandono dell’allattamento nei primi giorni di vita del bambino e si verifica in seguito a:
- ritardo nell’inizio dell’allattamento;
- errato posizionamento del neonato al seno;
- limitazioni nella frequenza e/o durata dei pasti;
- qualunque fattore che porti a un inadeguato svuotamento della mammella.
E’ caratterizzato da indurimento del seno, arresto del flusso di latte, dolore, arrossamento della cute, febbre (sempre sotto i 38.5 C° misurati all’inguine) e assenza di sintomi generali.
Questa condizione talvolta regredisce spontaneamente ma altre volte, se non trattata adeguatamente evolve verso quadri clinici più importanti fino alla mastite.
Il trattamento consiste:
- usare un reggiseno che sostenga bene il seno, da portare tra una poppata e l’altra;
- eseguire prima della poppata impacchi caldi al seno ingorgato (docce calde, asciugamani bagnati) per facilitare la fuoriuscita di latte;
- dopo la poppata applicare impacchi freddi per ridurre il gonfiore e il senso di tensione al seno;
- attaccare molto frequentemente il bambino offrendo il seno ingorgato per primo;
- svuotare il seno dopo la poppata se si avverte la sensazione di mancato svuotamento.
E’ una situazione transitoria, che spesso si verifica in neonati che non succhiano a sufficienza o nella produzione abbondante di latte nelle prime settimane di vita del bambino.
Spesso il nostro corpo produce più latte del necessario ma successivamente si adegua alla richiesta del bambino, infatti ogni mamma produce il latte necessario per il suo bambino, sia che ne abbia uno o una coppia di gemelli.
E’ comunque consigliato essere seguite da un’ostetrica o da un ginecologo che forniranno risposte e consigli ai vostri dubbi sull’allattamento.