Mutilazioni genitali femminili: ultime raccomandazioni ▼

Ma cos’è la MGF?
Essa comprende una svariata tipologia di procedure che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili, per ragioni non mediche. L’OMS classifica quattro diverse topologie di MGF: (tipo I) clitoridectomia, (tipo II) escissione, (tipo III) infibulazione, e (tipo IV) altre procedure dannose quali punture, perforazioni, incisioni, raschiature e cauterizzazioni.

Poiché spesso questi interventi vengono eseguiti in ambiente non ospedaliero e con strumenti grossolani ed artigianali, la procedura si accompagna a grande sofferenza ed espone ad un elevatissimo rischio di infezione e setticemia.

L’inchiesta intercollegiale pone in grande rilievo le conseguenze delle MGF, talvolta fatali, partendo dal presupposto che tale pratica è medicalmente inutile ed interferisce con il normale funzionamento dei genitali femminili dando luogo a una vasta gamma di complicazioni per la salute: tra i danni a breve termine vi sono emorragia, shock, ritenzione urinaria e lesioni degli organi adiacenti; tra i danni a medio-lungo termine vi sono ascessi, cisti, aderenze vulvari, infezioni delle vie urinarie, rapporti sessuali dolorosi, disfunzioni sessuali, nonchè notevoli difficoltà al momento del parto. Inoltre, specialmente nelle donne più giovani, lo stress emotivo e i disordini psicologici conseguenti ad una mutilazione minano profondamente l’identità della persona che la subisce.

Si stima che circa 66 mila donne solo in Inghilterra e Wales abbiano subito l’operazione e che oltre 23 mila ragazze non ancora quindicenni siano a rischio di subirla nelle comunità dell’Africa centrale.
In relazione a questo tema così delicato, la posizione assunta dagli organi istituzionali a livello internazionale è uniforme. L’ONU ha riconosciuto le MGF come una “tortura”, un “trattamento inumano e degradante”, convocando l’Assemblea Generale allo scopo di promuovere una campagna che porti all’eliminazione di questa procedura mediante interventi legislativi nazionali e sovranazionali.

In seguito all’inchiesta intercollegiale, è stato prodotto un… [SEGUE]

 

 

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