Endometriosi e dolore pelvico cronico, arriva la neuropelveologia▼

Arriva dalla svizzera una notizia che interessa il mondo femminile, rivolta a circa 9 milioni di donne che si stima che in Europa soffrano di endometriosi, una patologia complessa e dolorosa.

 

Il Professore Marc Possover, direttore medico del Neuropelveology Center di Zurigo ha messo a punto una nuova metodica volta a trattare i disturbi tipicamente presenti in caso di endometriosi pelvica profonda e di patologie che interessano i nervi del piccolo bacino, innescando dolore pelvico. L’innovativa metodologia si chiama Neuropelveologia.
A trasferire in Italia i principi fondanti della terapia ci ha pensato un allievo di Possover, il Dottor Chiantera, Direttore dell’Unità operativa di Ginecologia della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”, con sede a Campobasso.

 

Una giornata di discussione monotematica organizzata presso il dipartimento di ginecologia della Fondazione e dedicata alla patologia endometriosica nonchè alla sua terapia nelle forme più avanzate ha visto la presenza di numerosi luminari provenienti da tutto il mondo: proprio in occasione dell’incontro si è trattata la tematica della Neuropelveologia.
Come illustrato dal Dott. Chiantera, l’obiettivo principale della nuova metodologia è quello di restituire a tutte le pazienti il completo ripristino delle funzioni sessuali, vescicali ed intestinali, agendo in funzione della risoluzione del dolore pelvico neuropatico e preservando anche negli interventi chirurgici più demolitivi i nervi della pelvi.

 

L’endometriosi può influenzare in modo determinante la qualità di vita della donna che ne è affetta, che può peggiorare significativamente fino a sfociare, in casi estremi, nell’impossibilità ad eseguire le attività più ordinarie.
Inoltre, come affermato dallo stesso Chiantera, il ritardo tipico di diagnosi per questa patologia è di 9 anni: un tempo in cui queste pazienti sono per lo più trattate con cure mediche quasi sempre inefficaci o si punta al trattamento dei soli sintomi “ma senza risolvere ab origine la causa della loro condizione”.
La patologia endometriosica coinvolge prevalentemente la pelvi, la quale contiene (a protezione) non solo la vescica, il retto e gli organi sessuali ma anche plessi nervosi la cui lesione può portare a disturbi delle funzioni intestinali, urinarie e sessuali; in caso di endometriosi potrebbero quindi instaurarsi difficoltà nella movimentazione degli arti inferiori, dolore alla minzione, dolore neuropatico come la sciatica o localizzato presso il nervo pudendo, vulvodinia, vaginodinia ed infertilità.

 

La degenerazione della condizione può quindi interferire anche con funzioni tipicamente fisiologiche: per questo motivo, l’introduzione di nuove metodologie atte a migliorare la qualità di vita di coloro che soffrono di endometriosi pelvica è vista con estremo interesse da parte del settore medico e anche delle stesse donne, che volentieri si prestano a sperimentare nuove metodologie finalizzate alla risoluzione del loro disagio.

 

Ostetrica Lucia Cappelletti

 

 

Link alle fonti:

http://www.theison.org/

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