Ti racconto il mio parto by Tatiana

Era il 17 maggio 2020, la mia bimba doveva nascere il 9 maggio ma da buona cittadina italiana ha ascoltato il premier e ha pensato di nascere il 18: il giorno della fine del lock down. Lei il “fuori tutti” lo ha preso davvero sul serio!

Però iniziamo da capo. Alle 17.00 non mi sento molto bene: piccoli fastidi che però intorno alle 18.00 se ne vanno quindi mi metto il cuore in pace e mi preparo psicologicamente per l’induzione! Poi verso le 22.00 le fitte sono sempre più forti, però decido di aspettare il più possibile a casa al sicuro e con le persone che amo dipiù al mondo, i miei figli di 15 e 10 anni. Per 4 ore mi stanno vicino, mi aiutano e alle 1.30 con la paura negli occhi e la gioia nel cuore decidiamo di partire per l’ospedale.

Quando arrivo mi visita il ginecologo di turno che mi dice “è dilata di 6 cm!”. Tempo un’ora e la bambina nascerà.

Mi sento sollevata, sono le 2 di notte e entro in sala parto fiduciosa che andrà tutto veloce. Un’altra mezz’ora e sono a 8 cm… e vai!

E poi tutto cambia: i dolori ci sono ma la situazione entra in una fase di stallo. Una parte del collo dell’utero non “si ritira” e quindi la bambina non riesce con la testa a scavalcarlo. L’ostetrica cerca di farmi coraggio ma io, in preda al dolore, non ragiono più ormai.

Ad ogni contrazione lei cerca di [SEGUE]

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